Fred De Palma, a Sanremo per dire ai ragazzi “Non arrendetevi”

La sua canzone è “Il cielo non ci vuole”. Venerdì sera con gli Eiffel 65.

Federico Palana, 28 dischi di platino e 6 d’oro, oltre 4 milioni di ascoltatori mensili su Spotify, collaborazioni internazionali con Anitta, Justin Quiles, LIT Killah, Sofia Reyes e Ana Mena con cui si è guadagnato un posto importante nel mercato latino. Cosa non facile. Federico Palana, ovvero Fred De Palma: se si dice reggaeton italiano si pensa a lui. Eppure all’inizio si era innamorato della cultura hip hop, si trova a suo agio nei ritmi latini come nel rap, e ancora prima venendo da Torino aveva scoperto e amato l’elettronica. Fred De Palma è per la prima volta in gara al Festival di Sanremo, dove canta “Il cielo non ci vuole”.

Fred De Palma a Sanremo

Di cosa parla questa canzone?

“Di un amore travagliato che cerca di resistere a tutto, ma c’è una doppia chiave di lettura. Non parlavo a una donna ma alla mia coscienza. È nato come un discorso con me stesso. Il pezzo è stato scritto prima di questa estate, da alcune session che stavo facendo senza pensare affatto a Sanremo. Quando l’etichetta l’ha sentito, Warner, è stato istantaneamente mandato ad Amadeus, che ha solo detto mi piace. Ho vissuto sei mesi di ansia perché non ho mai più saputo niente fino all’annuncio dato nel tg”.

Qual è il messaggio che vuoi portare con questa canzone?

“Di reagire, di cercare di stare bene anche quando le cose vanno male. Parlo di overdose intesa come dose esagerata di rassegnazione, di rimpianti di cui ci riempiamo troppo. Ai giovani dico non arrendetevi, reagite alle sconfitte, create una scintilla e pensate che non è tutto difficile. In generale nelle mie canzoni racconto esperienze, sono real come si dice. Il succo del messaggio è: vivete”.

“Il cielo non ci vuole” non ha un sound latino, ma più elettronico.

“Musicalmente mi sono sempre ispirato molto al mondo latino, appunto, e ai trend d’oltreoceano. Mi sono accorto che là stava tornando una wave un po’ più elettronica. Io sono di Torino, città italiana dell’elettronica per eccellenza, musica che io ho conosciuto nei club e che quindi comprendo. Quando andavo a scuola appena salivo in macchina mettevo DiscoRadio e ascoltavo gli Eiffel 65. Questo non vuol dire che smetterò di fare reggaeton. Per il futuro voglio sperimentare, come del resto ho sempre fatto. Non ho la presunzione di pensare che la mia musica debba piacere a tutti, io faccio le mie canzoni”.

Ecco, gli Eiffel 65: venerdì sera proporrai con loro un medley dei loro più grandi successi, sono un gruppo dance conosciuto nel mondo.

“Sono dei miti, vederli è stata un’emozione. Ho capito la magia della musica con loro, parlavano un linguaggio che capivo, prima del rap, prima del reggaeton. Che siano qui con me è un vero onore”.

Quindi tu ti sei formato con l’elettronica, con il rap, poi è arrivato il mondo latino…

“Sono cresciuto ascoltando i Club Dogo, quando avevo 16 anni. Mi piaceva la narrazione dietro le canzoni rap. A Torino, siccome non mi vestivo come un rapper, non ero considerato tale”.

Perché hai scelto di partecipare al Festival?

“Questa per me è un’esperienza un po’ diversa. Mi interessa portare il mio messaggio, di reazione di fronte alle sconfitte. Ci avevo provato anche l’anno scorso ma avevo presentato una canzone all’ultimo minuto, non era stato possibile costruirci dietro una storia e quindi… E poi voglio alzare i voti delle pagelle della stampa (ride, nda)”.

Come li stai vivendo questi giorni?

“Il Festival è imprevedibile, inutile pensare prima a quello che potrebbe succedere. Io non mi fido di me perché sono capace di auto sabotarmi, ma mi sento in un bel momento a prescindere dalla musica, mi sento pronto. Sanremo lo vivo come una gara con me stesso. Questo palco ha un valore importante, voglio trasmettere il mio messaggio, cioè vorrei essere capito da chi mi ascolta per come sono fatto io e per com’è la mia musica. Non sono qui con una hit facile ma con un pezzo che racconta la mia storia e che fa riflettere, non è un brano per ballare in spiaggia la domenica pomeriggio”.

Un pensiero riguardo “Fred De Palma, a Sanremo per dire ai ragazzi “Non arrendetevi”

I commenti sono chiusi.