Diss Gacha presenta Cultura Italiana parte 1

Diss Gacha pubblica oggi il suo nuovo album, l’ho intervistato.

Raramente io mi occupo di rap, semplicemente perché non è pop: per questo non posso assegnare più di una Franci pop a Gacha. Questione di genere musicale.

Il rap è il suo mondo naturale, è giusto così (a proposito del livello di pop). Diss Gacha – Gabriele Pastero è come se fossero l’uno l’alter ego dell’altro. Come il professor Jones e Indiana, quello che insegna all’università e quello che va a caccia di (e riporta a casa) tesori inestimabili. Sì perché sembra che quando Diss Gacha vada negli Stati Uniti torni con un bottino musicale incredibile. Da Avigliana (bel posto, un po’ di chiese interessanti e la meravigliosa Sacra di San Michele assolutamente da visitare, se posso dare un consiglio del genere ‘cosa fare nel weekend’. È l’abbazia che ha ispirato Umberto Eco per Il nome della rosa) a Los Angeles, una vita su due binari paralleli e inseparabili uno dall’altro. Gabriele ha 22 anni, fa musica rap con il nome di Diss Gacha. Nel 2023 ha centrato il suo primo disco d’oro con Captato, la viralità su TikTok lo premia. Da lì in poi tanta musica fino ad arrivare a oggi, 31 maggio, giorno di pubblicazione di Cultura Italiana parte 1. Un titolo che rappresenta tutto il suo mondo, artistico e personale (la parte 2 arriverà). “Voglio chiamare il mio disco così da sempre”, ha esordito. “Cultura esprime la tenacia e la caparbietà con cui perseguire gli obiettivi che ci prefissiamo. In fondo dico che se lo faccio io, tutti possono essere incentivati a impegnarsi verso un risultato. Per chi li vuole cogliere ci sono tanti spunti dentro al disco in questo senso. L’aggettivo italiana l’ho scelto perché rivisito le mie origini contaminandole con la cultura americana”. Ecco, appunto. Diss Gacha lavora spesso a Los Angeles, città che per lui è diventata una seconda casa. “Pensare che volevamo andare a lavorare al disco in Thailandia, poi dalla casa discografica hanno insistito perché tornassi negli Stati Uniti”, e lì è nato il featuring con Wiz Khalifa in Mississippi drive. Un tesoro alla Indiana Jones dicevo, fatto con un artista “Che tutti conosciamo in Italia, anche mia mamma ha subito capito chi fosse. Quando ci ha mandato la sua parte non abbiamo lavorato più per tutto il giorno”. Comunque, Gacha già nel 2022 aveva registrato un brano con una collaborazione internazionale, Lamborghini narcos con Lil Gotit.

Diss Gacha: l’intervista

Intanto, in queste canzoni si sente una crescita, che Diss Gacha conferma: “Sono più maturo, ho lasciato più spazio a me, ho parlato di me più in profondità. Il fatto che i miei fan mi capiscano mi ha dato la fiducia necessaria per aprirmi di più”. Quanto al titolo specifica che “Cultura italiana oltre che l’unione di tradizione e innovazione comprende anche un po’ il mio modo di fare musica: è artigianale, mi piace la cura del dettaglio, però porto dentro anche qualcosa che non c’è. È una cultura italiana 3.0, evoluta”. Italia – Stati Uniti, “Noi facciamo le cose che ci piace fare, quando siamo in America siamo con un piede là e uno qua: è il top, è prendere il bello di entrambe le realtà. Lì comprendi meglio la tua cultura, il confronto ti fa essere consapevole delle cose belle che hai qui”.

Oltre a quella con Wiz Khalifa nell’album ci sono altre collaborazioni: “Con Izi e Vegas Jones eravamo in America, tutti e tre ma per caso; abbiamo fatto questo pezzo insieme, Spirito puro. Lo reputo la canzone manifesto del disco, a livello di spiritualità e a livello artistico è il punto più alto della mia carriera. Io sono credente, mi piace lasciare una traccia di luce nel buio quotidiano. Io sono puro, genuino: Spirito puro è una canzone che mi descrive. Con Rosa Chemical era da tantissimo che volevamo fare una cosa insieme. Veniamo da due paesini vicini e ci capiamo su certi riferimenti comuni. Questo pezzo, Opera, è trap, spacca, sono fiero di aver lavorato con lei che è una persona con cui mi trovo bene”.

Durante il mio incontro con Diss Gacha gli ho citato un suo pezzo, “Non sto dietro a cazzate da rapper, ho robe più serie al di fuori del rap”: cioè? “Il rap è importantissimo ma nella vita c’è una scala di valori: in cima ci sono le piccole cose, che sono quelle più importanti. Il mio stare bene, il fatto di far stare bene le persone che mi sono vicine. Questo mondo ci fa distaccare dalle cose importanti, che non vanno dimenticate. Anche se il rap è il rap”. Intanto, Diss Gacha avrà “Un’estate live molto ricca, tra festival e discoteche”. In realtà la prima data è già andata, al Link Festival; la prossima sarà al Pattaya di Camposanto (MO) l’8 giugno.