De Gregori Zalone, un meraviglioso “Pastiche”

Francesco De Gregori e Checco Zalone, cioè Luca Medici, hanno fatto un disco insieme. E si sa. Si intitola “Pastiche”, un sorprendente insieme di canzoni di De Gregori, di Zalone, di altri cantanti e autori. Hanno per esempio scelto di inserire “Pittori della domenica” di Paolo Conte, per la magia del testo e della musica, e poi brani di altri giganti tra cui Pino Daniele e Antonello Venditti. L’album è piano e voce.

Ed è assolutamente da 5 Franci pop.

Spetta a De Gregori spiegare perché “Pastiche”, “Che è una parola antica e questo disco contiene cose vintage, brani di varie fonti, mash up, diversi stili – anche pianistici. Il disco è tutto questo, pianistico e ilare come era Carosone, che citiamo nella copertina riprendendo quella di un suo album, “Carosello Carosone n 2”. Credo sarebbe contento di questo”. “È la mia prima esperienza da pianista”, ricorda dal canto suo Checco – Luca. Secondo me c’è tanto Luca in questo percorso con De Gregori, ma Checco è presentissimo. Eccolo, per esempio, qui: “La canzone più bella del disco è “Alejandro”, e il fatto che l’abbia scritta io non c’entra con questo giudizio”. E la canta, Checco, in un pastiche di italiano e spagnolo. E poi arriva De Gregori, con il suo timbro inconfondibile, che lo segue sulla via del divertimento “zaloniano”.

[La foto di apertura è di Daniele Barraco].

La molla per creare questo progetto? “Il disco nasce da un mio impulso sincero a confrontarmi con l’approccio pianistico di Checco. Non abbiamo necessità di fare scoop, ci siamo incontrati per fare musica”, risponde De Gregori. “Siamo amici, vado spesso da lui a pranzo, fa una cacio e pepe buonissima. Ha un pianoforte che non ha mai suonato così bene come quando ci ho messo le mani io. Francesco mi ha detto che ero bravissimo e allora abbiamo fatto il disco”, spiega Zalone. “Fatto per il pubblico, per omaggio alla musica. Se non lo avessimo realizzato nessuno avrebbe sentito queste canzoni fatte così da noi”, completa ancora De Gregori, perchè appunto le suonavano in momenti privati e casallinghi tra amici. In realtà, poi spiegano, loro due si sono conosciuti a Bari, con De Gregori che aveva sempre visto i film di Zalone e aveva cercato di incontrarlo. Quindi, chissà, vedremo De Gregori in un film di Zalone? “Sì, non so in che parte perché non ho nemmeno il film, figurati la parte. Ma qualcosa gli faccio fare”: Checco, occhio che questa affermazione ce la ricorderemo.

Restando alla musica, appuntamento live per due date uniche e irripetibili, il 5 e 9 giugno alle Terme di Caracalla: “Saremo noi, anche se su molti pezzi ci sarà una band. L’improvvisazione è un po’ la nostra guida, immaginiamo lo sarà anche in queste occasioni. Lo stiamo costruendo ora, il concerto. Non ci va di fare un tour, questo non è il progetto adatto. Le persone ci vorrebbero vedere in più occasioni, ma volte alla gente va detto di no”, chiude Francesco De Gregori. E in fondo, va bene così, è giusto così.