Porto Rubino, sesta edizione

Renzo Rubino ci presenta la sesta edizione del suo Festival Porto Rubino.

Festival di musica e mare, per poche persone – dice Renzo, ed è vero parlando in generale visto che al massimo le location possono accogliere un migliaio di persone. Ma è diventato così popolare, così amato, e così curato nella sua ideazione, che non può che essere pop al massimo: perciò, 5 Franci pop!

Splash, torna Porto Rubino. Musica sul mare, come già per cinque volte: siamo appunto, come ho già scritto, alla sesta edizione di un piccolo-grande Festival prezioso. Prezioso, dal mio punto di vista, come tutte le iniziative indipendenti: questa, è frutto delle idee di Renzo Rubino, certo non lo organizza da solo ma tutto è partito da lui, che, in una serata, ne sarà anche protagonista.

Renzo Rubino presenta Porto Rubino

Che novità ci saranno in questa nuova edizione di Porto Rubino? “Durante le date di Porto il Natale (il concerto a casa tua, cioè a casa di chi si è candidato a ospitare un live di Renzo, nda) mi sono ritrovato a suonare nella casa parigina di Ivan, proprietario di Astier de Villatte. Ci accomuna l’artigianalità, ed è per questo che oggi siamo qui (magnifico negozio, devo dire, di ceramiche e altri oggetti –nda). Ho dovuto ripensare totalmente il Festival, dopo diverse edizioni, e quindi ci siamo fatti venire delle idee”.
Perfetto, quali? “Lo staff è sempre lo stesso, è tutto super artigianale. Il 15 luglio si parte nel porto di Vieste, dove saremo per la prima volta: la serata è gratuita ma in tutti i porti c’è modo di guardare il Festival in maniera gratuita, anche se c’è l’area a pagamento. Seguono il 17 il porto di Giovinazzo (una scoperta l’anno scorso), il 19 Monopoli e chiudiamo il 21 luglio a Tricase Porto. Vieste ospiterà la serata dei poeti, che per me sono i cantautori. Ci saranno Colapesce Dimartino, Dente, Joe Barbieri, Riccardo Sinigallia, Elasi e Mannarino, che torna a Porto Rubino. A Giovinazzo, un porto che ti riporta indietro nel tempo, ho pensato di dedicare la serata ai pirati. Chi altri potevano essere se non Morgan, Piero Pelù, Nada. Ci sarò anche io con la Sbanda. A Monopoli ci sarà la serata delle sirene, con Arisa, Bluem, Ditonellapiaga, Gaia, Sara Penelope Robin che ho scoperto sui social e Drusilla Foer. Il 21 chiudiamo con una serata dedicata alla nuova generazione di musicisti e artisti vicini al contesto marino: Rosa dei venti è il nome scelto. Il collegamento con il passato è rappresentato da Malika Ayane. Tutto il resto è super nuovo: Lucio Corsi, Marco Castello, Maria Antonietta e Colombre, Popa, Populous, Studio Murena e Mace per ballare in chiusura”.

Foto: Clarissa Ceci

Aggiunge Renzo: “Le serate non saranno esclusivamente musicali, e questo è uno step ulteriore rispetto agli altri anni. Porto Rubino è un’esperienza, è importante il contesto, lo spazio: ci saranno danzatori, attori, light designer, esperienze da vivere”. Ulteriori sorprese? “Ci saranno perchè ci piacciono. La line up non è chiusa ma alcuni nomi non saranno annunciati. È complicatissimo organizzare i Festival oggi in Italia. Mi sento di dire che Porto Rubino è un miracolo, potete immaginare gli incastri di calendari e i contratti degli artisti che vanno rispettati e impongono paletti. Sarebbe bello creare una rete tra Festival, proprio per agevolare lo sviluppo di progetti comuni”. Infine, rignraziamenti dovuti a chi collabora e agli sponsor (San Marzano Vini e Wacebo Europe srl). In particolare, “Grazie a SIAE perchè in tutte le tappe del Festival porterà a rsibirsi artisti giovanissimi. Anche quest’anno come da tre anni ci sarà Worldrise, associazione no-profit che da oltre 10 anni agisce per la conservazione efficace dei mari italiani”. Worldrise facilita un cambiamento positivo che (ri)connetta le persone al mare, crei consapevolezza circa l’importanza dell’oceano e si concretizzi nell’impegno collettivo per la sua salvaguardia. Quest’anno Worldrise porta la “Musica per il Mare” a Porto Rubino, per ridurre l’impatto ambientale dell’industria della musica, insieme a momenti coinvolgenti di approfondimento sull’importanza del Pianeta Blu e un supporto concreto per facilitare il corretto smaltimento dei rifiuti durante il Festival. E’ giusto, dal mio punto di vista, essere costruttivi anche nei momenti di divertimento: questa collaborazione lo è.

Non potevo però salutare Renzo senza chiedergli se fosse sicuro di cantare solo a Giovinazzo, nella serata dei pirati: “Sì, poi io sarò lì a contribuire allo sviluppo delle serate. Farò da tappabuchi”. Ok, quindi la risposta non è sì ma no: “Ufficialmente mi esibirò solo il 17 luglio”, però alla fine non si sa, concludo io 🙂

Renzo Rubino: Patchouli (resta)

Da un’idea di Donato Carrisi (sì, lo scrittore). Questo singolo fa parte del nuovo album di Renzo Rubino, “Il silenzio fa Boom”.